Perché leggiamo le fiabe ai bambini, Perché I Bambini Amano Le Fiabe

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Prima ancora di chiederci “da dove veniamo” oppure “dove andiamo”, o “di cosa siamo fatti” oppure “chi ci ha fatti”, la domanda che fin dall’infanzia si affaccia alla nostra coscienza è “chi sono io”, qual è il significato della mia vita. Da piccoli ci sentiamo molto piccoli e cerchiamo grandi esempi in cui proiettare il nostro desiderio di crescere; ognuno crea il proprio mondo fantastico in cui interpretare il ruolo che desidera. Così cerchiamo chiavi di lettura per comprendere i nostri sentimenti a volte anche violenti per i quali veniamo rimproverati dagli adulti, i dispiaceri e le frustrazioni. Abbiamo bisogno di capire che anche altri provano i nostri stessi sentimenti, che a tutti tocca attraversare difficoltà e che ogni vicenda andrà a finire bene per l’eroe buono (che siamo noi).

Se la cosa vi sembra semplice, in realtà per un bambino non lo è affatto perché la sua mente non funziona come quella dell’adulto; non è sufficiente spiegargli che tutto andrà bene, occorre guadagnarsi la sua fiducia e portarlo per mano con affetto in un mondo che lo rassicura. Il mondo reale non è rassicurante per un cucciolo che si sente impotente e vede tutto molto grande e spesso minaccioso; la fantasia lo protegge, ha bisogno di sognare di essere forte e amato.

La mente del bambino ha bisogno di crescere esattamente come il suo corpo e per questo richiede nutrimento e tempo. Le fiabe nutrono la mente del bambino. Egli, attraverso i racconti legge la realtà e acquisisce coscienza di sé, sviluppa sicurezza e risorse interiori che gli permetteranno di entrare in relazione con le altre persone. Capisce che i mostri esistono ma si possono sconfiggere, che è possibile trovare soluzioni. Questa consapevolezza fornisce al bambino la forza di affrontare le angosce del presente e crea sentimenti positivi che gli permettono di sviluppare razionalità e speranza nel futuro, strumenti indispensabili per affrontare le avversità della vita.

 Per questi motivi la caratteristica più importante che un racconto per l’infanzia deve possedere è quella di rappresentare una porta che conduce ad un significato più profondo di ciò che appare in superficie, particolarmente in relazione allo stadio di sviluppo del bambino; deve inoltre divertirlo e suscitare curiosità e immaginazione.

Ciò riesce molto bene alla Fiaba popolare. Molto lontana dalla realtà tangibile e quindi non in contrasto con essa, apre spazi dove viene indicato un ordine per la “casa interiore” del bambino e mostra i vantaggi del comportamento morale, non mediante concetti etici astratti ma mediante quanto gli appare tangibilmente giusto e quindi di significato riconoscibile.

“Attraverso i millenni, durante i quali, con le successive rielaborazioni, diventarono sempre più raffinate, le fiabe finirono per trasmettere nello stesso tempo significati palesi e velati: finirono cioè per parlare simultaneamente a tutti i livelli della personalità umana, comunicando in modo tale da raggiungere la mente ineducata del bambino nonché quella sofisticata dell’adulto (…) (esse) recano importanti messaggi alla mente inconscia, preconscia e subconscia (…) quindi parlano al suo Io in boccio e ne incoraggiano lo sviluppo (…) parlano delle sue gravi pressioni interiori in un modo che il bambino inconsciamente comprende e (..) offrono esempi di soluzioni sia permanenti che temporanee a pressanti difficoltà”

Bruno Bettelheim  “Il mondo incantato”  Uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabe.

“Il Cammino”

Presentazioni libri stagione estiva 2022

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Come ormai da tradizione consolidata per l’Associazione di volontariato Podèn, le presentazioni di libri da parte di scrittori sono un appuntamento imprescindibile delle nostre stagioni estive. Nella cornice tracciata dalle dolomiti friulane, durante le calde estati temperate dalla brezza di montagna, grazie soprattutto al fermento portato in paese da villeggianti e turisti di passaggio, i volontari di Podèn strutturano ogni anno un elenco di appuntamenti ricco e variegato, invitando autori locali e non, dialogando con gli stessi e coinvolgendo sempre più pubblico.

Durante la stagione estiva 2022 abbiamo avuto ospiti 6 tra autrici ed autori che sono venuti a Forni di Sotto per parlarci delle proprie opere. Quest’ultime sono oggi tutte disponibili presso la Biblioteca Nora Tani Vidoni, per chiunque abbia voglia di leggerle. Il percorso culturale di quest’anno ruota intorno al tema narrativo del “cammino” un tema importante in letteratura e che si presta ad abbracciare innumerevoli vicende ed emozioni proprie dell’esperienza umana.

Il primo appuntamento a luglio 2022 ha visto l’autrice Maria Angerla Bertoni presentare il suo “Itinerari tra due stagioni”, opera in cui viene dato spazio all’io interiore in un percorso dentro e fuori dal sé: “Camminare ricordando, aiuta a rendere attuale il presente. Come nel paesaggio boschivo quando entra la luce tra gli alberi e si intravedono nuove fioriture ed inaspettati sentieri, così camminando affiorano immagini, ricordi, emozioni, la sensibilità interiore può farsi voce e dialogo con il mondo esterno, si consolida un metodo per cercare il senso di ciò che accade, si aprono nuove possibilità di respiro per i pensieri”. Il secondo appuntamento ha invece virato verso itinerari più fisici, tingendo il nostro viaggio letterario di blu, azzurro e turchino. “Passeggiate d’acqua” di Elisa Cozzarini è infatti un canto delle acque della Regione Friuli Venezia Giulia, che spazia dalle valli più selvagge alle città degli uomini, portando il lettore alla scoperta di 35 itinerari acquatici tra montagne, colline e pianure, dal Timavo al Tagliamento, con una punta in Veneto e una in Slovenia, perchè ovunque l’acqua costituisce attorno a sé microcosmi e armonie meravigliosi.

Nel mese di agosto siamo tornati a concentrarci su cammini più intangibili con Martina Campagnolo e il suo “A passi leggeri tra i ricordi”, dove l’autrice si addentra nel profondo dell’animo e della natura umana, come si evince da questo passo tratto dal suo libro: La terra – madre, donna, amante – mi osserva con uno sguardo che ammalia. Esisto come un albero con le mie radici e le mie fronde. Ed esse reclamano una voce per non svanire nel nulla”.

Il 23 agosto, zaino in spalla, ci siamo ritrovati su vie più impolverate e terrose, tra sabbia, cemento e mare. “Nuvole sul Mekong” è infatti l’opera di Alessandra Zenarola che ci accompagna in terre lontane, ci ricorda che il mal d’oriente è un richiamo, l’odore misto di incenso e benzina, distese d’acqua gelatinose e tramonti di lacca. Con tocco leggero e a tratti ironico, l’autrice racconta infatti i suoi viaggi in Malesia, Thailandia, Cipro, Vietnam e Israele.
Con la fine del mese di agosto, l’alternarsi di percorsi interiori ed esteriori trova una sintesi nella presentazione dei libri di Andrea Spinelli il Camminante” e “Se cammino vivo”, un percorso dove i passi mossi attraverso l’Europa sono accompagnati da un cammino interno, dove l’incedere su strada si confonde con i passi fatti nell’anima, nella ricerca di una guarigione della mente e del corpo. L’autore racconta che “essere consapevoli di avere una malattia grave, ma al tempo stesso sapere di essere forza per gli altri nella mia stessa condizione, rende ogni mio passo fatto e ogni dolore sopportato, gioia di vivere e ragione”.

La stagione si è conclusa con un richiamo a cammini storici delle nostre terre. Il 24 settembre con “Una salita per amore”, Stefania P. Nosnan ci riporta agli inizi del secolo scorso, quando sul continente europeo infuriava la prima guerra mondiale. È qui che il coraggio di alcune donne che sfidarono le vette e gli orrori del conflitto, risalendo le pendici delle montagne che ancora oggi svettano sulle nostre valli.

Gli incontri, ricchi di emozioni ma anche di confronto, dialogo e condivisione, non mancano mai di concludersi con un bicchiere di vino, un piccolo buffet e tante chiacchiere. In attesa della prossima stagione stiamo pianificando degli appuntamenti per il periodo natalizio, per avere l’occasione anche di incontrarci e scambiarci gli auguri per l’anno nuovo.

A presto!