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Convegno storico "La storia è vita"

Sabato 3 giugno 2017, nella Sala Azzurra di Forni di Sotto, su iniziativa dell’Associazione Podén, si è tenuto il convegno “La nostra Storia è vita”, con il patrocinio dei comuni di Forni di Sotto e di Sopra, la Pro Loco di Forni di Sopra, Carnia Welcome, in collaborazione con l’Associazione di Cultura popolare, la Parrocchia, l’associazione Polisportiva e varie attività commerciali. Il convegno trattava di due manieri medievali, Sacuidic e Prà di Got, che si trovano a Forni di Sopra e a Forni di Sotto rispettivamente, paesi conosciuti un tempo come “Forni Savorgnani”.

Era il 26 ottobre 1326 quando Ettore Savorgnano acquisì la proprietà dei due paesi da Valerio Germani di Nonta di Socchieve. Alcuni anni or sono l’Università Cà Foscari di Venezia, con l’apporto della Regione e dei due comuni carnici, effettuava alcuni scavi che riportavano alla luce il castello di Sacuidic, mentre i lavori sul sito di Prà di Gott non sono stati ancora, ad oggi, completati.

Nel corso del convegno si trattavano i temi “Autogoverno dei beni comuni al tempo dei Savorgnani”, a cura di Giulio Magrini e “Ricerche archeologiche e valorizzazione delle fortezze di Sacuidic e Prà di Got” a cura di Fabio Piuzzi il quale, quest’ultimo, aveva diretto i lavori di recupero dei due manieri con l’Università veneta.

Infine Ornella Germano del gruppo “Danzar gioioso” di Lavariano, trattava i temi “Musiche e danze; ..e si ballò la Furlana; la danza in Friuli ed in Carnia; nobili e popolo minuto tra l’Europa e i luoghi del privato”. Dopo l’esibizione del gruppo danzante in costume si teneva anche un rinfresco medievale e si continuava a ballare. Nel corso della giornata, in vari locali del paese, gli esercenti in costume offrivano menù gastronomici ispirati all’epoca.

Domenica 4 giugno si effettuava un’escursione a piedi verso il sito medievale di Prà di Gott.

Prima Commemorazione ufficiale per il 74° anniversario dell’incendio nazifascista di Forni di Sotto del 26 maggio 1944

Il 26 maggio 2019 abbiamo organizzato presso sala consigliare a Forni di Sotto, la prima commemorazione dell’incendio nazifascista del paese dopo molti anni; a cura di Podèn e del Centro di Cultura popolare, con la collaborazione della sezione Donatori sangue e dell’Anpi di Paluzza ed il patrocinio del comune. In tale occasione intervengono, oltre alla rappresentante dell’associazione ed all’assessora comunale, il sig. Aulo Maieron per l’Anpi, Erminio Polo, scrittore e storico locale e il sig. Giuseppe Intelisano, regista dello spettacolo teatrale “Cenere”.

Nella sala gremita si sviluppa un animato dibattito circa i fatti e le circostanze in cui è maturata la tragedia di 74 anni fa; appare evidente la necessità comune di non dimenticare e di custodire la memoria di un evento che ha segnato profondamente la comunità umana di Forni, la sua architettura, la sua storia, fino ad oggi.

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Il pianto delle rondini

Parole e musica per non dimenticare


Nell’agosto del 2019 abbiamo organizzato uno seconda serata di commemorazione dell’incendio presso la Sala Azzurra della Parrocchia con il patrocinio del Comune. Sono stati ospiti il Sindaco Claudio Corradazzi, Erminio e Claudio Bearzi hanno intavolato un dibattito e la serata si è conclusa con l’esibizione del Coro multietnico “Canto sconfinato”.

Teatro Cenere

La sera del 18 agosto 2018 si è teneva a Forni di Sotto la rappresentazione teatrale “Cenere”, rappresentato poi l’anno successivo anche a Cordenons presso l’auditorium Bascula.
Si trattava di una rappresentazione teatrale che raccontava il momento più tragico della storia della popolazione del nostro paese: l’incendio del 26 maggio 1944 ad opera dei nazifascisti con il quale venne raso al suolo l’intero abitato. Pensiamo che tale episodio abbia segnato non solo il volto e lo spirito di Forni di Sotto, ma che abbia anche toccato il cuore di tutti gli abitanti della valle, che videro salire quella notte al cielo le case di legni medievali, le speranze, le vite stesse dei loro convalligiani, in volute di fumo e rossi bagliori. E il cuore di tutti coloro che, anche oltre il passo Mauria, videro arrivare piangenti le donne di Forni, piegate dalla disperazione e dall’umiliazione per dover chiedere la carità di un indumento, di un po’ di cibo, di un utensile, perché ogni cosa era stata incenerita o razziata. Un crimine contrassegnato da barbarie che ha inevitabilmente influenzato le vicende successive a quella dura pagina di Storia. Il commento post rappresentazione di Leandro Luchetti, regista, sceneggiatore, scrittore: “Devo farvi davvero i complimenti: con poco siete riusciti a realizzare uno spettacolo molto coinvolgente. La storia così si fa carne viva e ti afferra e ti scuote. Non più l’asetticità della storia narrata su carta ma la drammaticità della storia vissuta. Molto brava, naturalmente, l’attrice capace di assumere così bene il ruolo”.
Dato il successo ottenuto abbiamo realizzato un DVD della rappresentazione teatrale.